

Ortopedia pediatrica
La crescita è indissociabile dall'apparato locomotore del bambino, ed è la base dell'ortopedia pediatrica. Il compito del chirurgo ortopedico pediatrico è di diagnosticare e curare i problemi muscoloscheletrici dei bambini, quali per esempio le deformità degli arti o della colonna vertebrale osservati alla nascita o più tardi (piede torto del neonato, scoliosi, dismetrie degli arti, e così via), le anomalie della deambulazione, i traumi ossei, le infezioni, i tumori e le patologie delle ossa o delle articolazioni.
Il dolore nel bambino
Una delle criticità dell'ortopedia pediatrica è stabilire la provenienza e l'intensità del dolore nel bambino, che nei primi anni di vita non è in grado di localizzarlo o quantificarlo. Pianto e agitazione complicano il quadro, tuttavia l'origine organica del problema è segnalata da fenomeni tipici quali persistenza e progressione del dolore, dolore notturno che disturba il sonno, dolore che si manifesta durante l'attività fisica o secondario a un trauma…
Le paralisi infantili e le paralisi periferiche (spina bifida)
Il termine "paralisi cerebrale" definisce una serie di disturbi del sistema nervoso presenti alla nascita (forme congenite) o nei primi anni di vita del bambino (forme acquisite). Questi disturbi sono caratterizzati dalla presenza di una lesione cerebrale permanente e non evolutiva, e provocano una lesione dei neuroni motori del cervello che danneggia la coordinazione e la forza muscolare. Pur non esistendo un profilo fisso dei sintomi della paralisi cerebrale, vi sono vaste categorie che permettono di differenziare i diversi sintomi motori.
Le sindromi
Benché non siano necessariamente ereditarie, le sindromi del bambino sono di origine genetica: sindrome di Down (trisomia 21), neurofibromatosi, osteogenesi imperfetta. Spesso molto invalidanti, possono accompagnarsi a complicazioni quali le malformazioni ossee e a gravi disturbi neurologici. Nelle le sindromi malformative più comuni rientrano le malformazioni delle dita – per numero, dimensione, posizione – e degli arti (gigantismo).
Il piede piatto
Motivo frequentissimo di consultazione, il piede piatto è caratterizzato dal cedimento dell'arco plantare: nella stazione eretta la pianta del piede appoggia quasi interamente al suolo, mentre il tallone è rivolto all'esterno (valgismo). Associato all'incompleto sviluppo dell'apparato neuromotorio e di quello muscolare e alla lassità naturale dei legamenti, dalla nascita fino ai cinque anni il piede piatto è quasi sempre fisiologico. L'arco plantare si incurva progressivamente fino al raggiungimento dell'età adulta, e alla pubertà è presente solo nel 12% dei ragazzi.
Ortopedia pediatrica
La crescita è indissociabile dall'apparato locomotore del bambino, ed è la base dell'ortopedia pediatrica. Il compito del chirurgo ortopedico pediatrico è di diagnosticare e curare i problemi muscoloscheletrici dei bambini, quali per esempio le deformità degli arti o della colonna vertebrale osservati alla nascita o più tardi (piede torto del neonato, scoliosi, dismetrie degli arti, e così via), le anomalie della deambulazione, i traumi ossei, le infezioni, i tumori e le patologie delle ossa o delle articolazioni.
Il dolore nel bambino
Una delle criticità dell'ortopedia pediatrica è stabilire la provenienza e l'intensità del dolore nel bambino, che nei primi anni di vita non è in grado di localizzarlo o quantificarlo. Pianto e agitazione complicano il quadro, tuttavia l'origine organica del problema è segnalata da fenomeni tipici quali persistenza e progressione del dolore, dolore notturno che disturba il sonno, dolore che si manifesta durante l'attività fisica o secondario a un trauma…
Le paralisi infantili e le paralisi periferiche (spina bifida)
Il termine "paralisi cerebrale" definisce una serie di disturbi del sistema nervoso presenti alla nascita (forme congenite) o nei primi anni di vita del bambino (forme acquisite). Questi disturbi sono caratterizzati dalla presenza di una lesione cerebrale permanente e non evolutiva, e provocano una lesione dei neuroni motori del cervello che danneggia la coordinazione e la forza muscolare. Pur non esistendo un profilo fisso dei sintomi della paralisi cerebrale, vi sono vaste categorie che permettono di differenziare i diversi sintomi motori.
Le sindromi
Benché non siano necessariamente ereditarie, le sindromi del bambino sono di origine genetica: sindrome di Down (trisomia 21), neurofibromatosi, osteogenesi imperfetta. Spesso molto invalidanti, possono accompagnarsi a complicazioni quali le malformazioni ossee e a gravi disturbi neurologici. Nelle le sindromi malformative più comuni rientrano le malformazioni delle dita – per numero, dimensione, posizione – e degli arti (gigantismo).
Il piede piatto
Motivo frequentissimo di consultazione, il piede piatto è caratterizzato dal cedimento dell'arco plantare: nella stazione eretta la pianta del piede appoggia quasi interamente al suolo, mentre il tallone è rivolto all'esterno (valgismo). Associato all'incompleto sviluppo dell'apparato neuromotorio e di quello muscolare e alla lassità naturale dei legamenti, dalla nascita fino ai cinque anni il piede piatto è quasi sempre fisiologico. L'arco plantare si incurva progressivamente fino al raggiungimento dell'età adulta, e alla pubertà è presente solo nel 12% dei ragazzi.